3 DIVISIONE FEMMINILE vs. ASD Saronno

Wow

Grande partita sabato a Solbiate, e grande vittoria delle nostre ragazze che in un colpo solo hanno portato a casa i tre punti, hanno battuto una delle più serie avversarie per la promozione e si sono dimenticate a casa i vuoti di concentrazione che hanno caratterizzato la prima parte della stagione.
Lo diciamo subito, è stata la più bella partita di terza divisione vista finora e il Saronno è probabilmente la squadra più forte del nostro girone (in base a quanto visto al momento) anche se ha perso qualche punto per strada. La domanda sembra spontanea: se le abbiamo battute vuol dire che siamo più forti noi? Può darsi, difficile dirlo perché la partita è stata molto equilibrata nonostante il punteggio di 3-1 farebbe pensare il contrario. Di sicuro se le nostre giocano così la promozione non è sicuramente un miraggio (ricordiamo che passano le prime di ogni girone più le due migliori seconde). Per il momento abbiamo la possibilità di colmare lo svantaggio di tre punti che abbiamo con la capolista Castiglione, ma dobbiamo battere Castegnate nel recupero di domenica prossima e a questo punto di errori non se ne possono più fare.
Tralasciamo la cronaca (a me piace un casino ma mi dicono non sia molto interessante), e passiamo direttamente alla sostanza. La squadra del Saronno è sempre stata molto solida in tutti i fondamentali, soprattutto nel primo set. A lungo non riusciamo a contrastarle ma per portarlo a casa sono costrette ad andare ai vantaggi (28-26). Poi è un monologo delle nostre, che scappano via all’inizio del secondo set con un 9-0 di parziale che ci viene in parte restituito più avanti (0-6). Chiave del set, e diciamo anche della partita: una delle loro attaccanti era fortissima in prima linea ma imprecisa e poco mobile in seconda. Le nostre non solo l’hanno cercata a lungo in battuta e in attacco, ma sono anche riuscite spesso a trovarla, riuscendo a incamerare punti importanti per l’economia della partita. Set vinto anche grazie al più bel punto della partita, quello del 23-21 portato a casa dopo una serie di attacchi e difese che spesso si vedono in un intero set e non in un solo punto. Il terzo e quarto set sono simili, vivaci e molto equilibrati, ma li portiamo a casa noi grazie a una presenza mentale in campo che non è mai venuta meno e che purtroppo non si è sempre vista finora. Da segnalare la “mossa” segreta di Miriam Raito, entrata in campo per la prima volta sul finire dell’ultimo set e protagonista di una serie in battuta (6-0) che ha risolto la questione.
Indicare la migliore in campo è difficile, una menzione particolare per Miriam Lunardi (quando è stato necessario fare la voce grossa in prima linea lei c’era) e per Sofia “arma letale” Tosi, che si è vista a tratti ma in quei tratti era praticamente immarcabile.

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